In questo secondo articolo relativo all’indagine svolta nel quartiere Giambellino Lorenteggio (il primo si può trovare qui), ci concentriamo sulle domande del questionario che riguardano il rapporto dei cittadini con la natura e le loro percezioni sulla biodiversità urbana, intesa come la diversità di specie animali e vegetali presenti in città.
Nel questionario abbiamo indagato il contributo delle aree verdi urbane alla relazione dei cittadini con la natura e se questo tipo di spazi siano percepiti come luoghi nei quali la natura possa essere non solo apprezzata, ma anche conservata e conosciuta meglio.

Nel chiedere ai partecipanti quali fossero secondo loro gli effetti positivi delle aree verdi urbane, li abbiamo invitati ad esprimersi anche sugli effetti legati al rapporto dei cittadini con la natura e la presenza di piante e animali di specie diverse.

Su un campione di 167 persone, la maggior parte (oltre l’80%) si è dichiarata fortemente d’accordo o d’accordo con l’affermazione che le aree verdi urbane abbiano un effetto positivo sui due aspetti citati sopra. In particolare, più del 50% dei partecipanti al questionario si è detto fortemente d’accordo con l’affermazione che le aree verdi urbane favoriscano il rapporto dei cittadini con la natura, riconoscendo queste aree non solo come spazi per il benessere e la socialità, ma anche come luoghi che avvicinano le persone alla natura.
Va sottolineato che il questionario non entra nel merito di cosa i rispondenti considerino “natura”, ma si limita ad indagare una percezione basata sull’uso comune di questa parola. Per coloro che non hanno esperienza ed abitudine di ambienti naturali e selvatici, ad esempio, qualsiasi spazio inverdito può essere considerato natura, mentre per altri, parchi urbani con scarsa vegetazione e orientati alla fruizione rappresentano luoghi troppo antropizzati per essere considerati luoghi naturali. Comunque, in generale, le risposte raccolte ci dicono che la presenza di aree verdi in città è considerato un fattore che può influenzare positivamente il rapporto delle persone con la natura.
Allo stesso modo, si può rilevare una certa consapevolezza da parte dei rispondenti sul ruolo che gli spazi verdi rivestono nel garantire la presenza di piante e fauna selvatica in città. Va tuttavia ricordato che per rafforzare la biodiversità non è sufficiente preservare spazi verdi, misurati solamente in termini di numero o di superficie delle aree, ma diventano fondamentali anche altre caratteristiche di queste aree: quali specie vegetali sono presenti, la diversità degli ambienti (prati, elementi acquatici, aree alberate e arbustive) e non da ultimo le modalità di gestione con cui vengono manutenute (riduzione dei tagli dell’erba, riduzione di pesticidi e insetticidi, contenimento delle attività umane). In questo senso, non tutte le aree verdi della città risultano ambiti idonei ad ospitare biodiversità e dipende molto da come vengono progettate e gestite.
Per questo motivo, indagare ed ascoltare il bisogno di natura delle persone è importante per comprendere se esiste un interesse da parte dei cittadini a fruire aree verdi con una vocazione naturalistica e per poterle poi progettare in modo efficace.
Alcune domande del questionario miravano quindi ad approfondire alcuni aspetti relativi alle percezioni delle persone rispetto alle aree verdi maggiormente naturali.
Come abbiamo visto nell’ articolo precedente, (link) le aree verdi in generale sono vissute dalle persone come luoghi in cui rilassarsi, incontrare altre persone e stare a contatto con la natura, ma che sentimenti possono suscitare, in particolare, aree verdi ricche di biodiversità urbana?
Il sentimento maggiormente associato a questo tipo di spazi è il piacere (64%) seguito dalla curiosità (23%), dall’orgoglio (8%) e dal timore (2%). Un altro 2% ha risposto che non sarebbe interessato.

Abbiamo inoltre chiesto ai partecipanti se, secondo loro, le persone in generale apprezzano aree ricche di biodiversità, se pensano che queste siano utili alla conservazione (cioè alla tutela) della natura e se ritengono importante che i cittadini siano informati sulla biodiversità urbana. Infine, si chiedeva se ritenessero che le aree verdi urbani siano luoghi adatti a svolgere attività di educazione ambientale.

Il grafico sopra suggerisce che la maggioranza delle persone (55,1%) condivide l’idea che il pubblico apprezzi le aree verdi maggiormente naturali (caratterizzate ad esempio dalla presenza di prati alti, aree arbustive, ecc.) e possiamo osservare anche una buona consapevolezza dei rispondenti sull’importanza della biodiversità urbana per la conservazione della natura in generale (l’83,2% delle persone che hanno risposto si è dichiarata d’accordo con questa affermazione). Percentuali ancora maggiori di persone pensano che queste aree siano adatte a svolgere attività di educazione ambientale (94%) e che sia importante informare i cittadini sulla biodiversità urbana (91,6%).
Questi dati trovano conferma nel fatto che il 62% dei partecipanti al questionario pensa che la biodiversità urbana sia una cosa che tutti i cittadini possono apprezzare, mentre solo il 2% pensa che solo gli esperti possano farlo. Per quanto riguarda la cura della biodiversità, il 24% dei rispondenti pensa che sia una cosa che possono fare tutti i cittadini, mentre il 10% ritiene che solo gli esperti possano occuparsene.

In chiusura, nel questionario alcune domande chiedevano alle persone di esprimere il proprio grado di soddisfazione nei confronti degli aspetti naturalistici delle aree verdi del quartiere. Il 42% dei rispondenti afferma di non essere soddisfatto degli aspetti naturalistici delle aree verdi e il 13% si dice per niente soddisfatto.

Tornando alla domanda della nostra indagine, per quanto rappresentato dai dati raccolti, la nostra risposta è positiva: Giambellino ha il pollice verde e la maggior parte delle persone che hanno partecipato al questionario apprezza la biodiversità urbana e prova piacere o curiosità nell’osservarla, ritenendo tuttavia che non sempre gli spazi a disposizione nel quartiere rispondano a queste esigenze.

Il progetto CLEVER cities si propone di moltiplicare nella città e nel quartiere Giambellino soluzioni verdi che favoriscano l’osservazione e la conoscenza della natura, oltre che la socialità e la cura collettiva degli spazi. Il nuovo parco di Giambellino 129 avrà ad esempio diverse aree a vocazione naturalistica (prato selvatico, bird garden, ecc.), che avranno un duplice obiettivo: da un lato creare uno spazio adatto ad accogliere specie autoctone di uccelli e impollinatori e dall’altro, offrire ai visitatori la possibilità di osservare queste specie e di cercare un contatto diretto con la natura urbana.

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