Questo testo è il primo di una serie di articoli che hanno l’obiettivo di disseminare i risultati del monitoraggio sociale svolto nei tre CLEVER Action Labs della città di Milano.
Nella prima parte presentiamo gli obiettivi del monitoraggio sociale e il processo di realizzazione, nella seconda, invece, offriamo una sintesi dei dati socio demografici che abbiamo raccolto e che restituiscono una fotografia del tipo di pubblico che è stato coinvolto grazie ai questionari.

Il processo di monitoraggio sociale

Come abbiamo spiegato qui: https://milanoclever.net/soluzioni-nbs/ le Nature Based Solutions (NBS, Soluzioni Basate sulla Natura) hanno l’obiettivo di portare allo stesso tempo miglioramenti ambientali e sociali nei luoghi in cui sono implementate. Per questo, è importante stabilire specifici processi per valutare gli impatti delle NBS nei diversi ambiti di intervento (ambientale e sociale) e per misurare i cambiamenti che avvengono dopo la loro realizzazione.
Il processo di monitoraggio è diviso in due parti: la prima è stata realizzata tra il 2020 e il 2021 e aveva l’obiettivo di rilevare alcuni indicatori sulla relazione dei cittadini con il verde urbano e la coesione sociale nelle aree coinvolte dal progetto prima della realizzazione degli interventi. I cittadini partecipanti, sono stati inoltre invitati ad esprimere un loro eventuale interesse a prendere parte attivamente alle attività di co-creazione e di co-gestione delle soluzioni verdi innovative implementate nell’ambito del progetto.

Una volta terminati gli interventi, avrà luogo la seconda parte del monitoraggio, che ci permetterà di misurare gli impatti del progetto sugli indicatori che abbiamo selezionato.

La prima parte del processo di monitoraggio sociale si è svolto in più fasi, partendo dalla definizione degli obiettivi e giungendo infine all’analisi dei dati raccolti. Le fasi sono dettagliate nei paragrafi che seguono.

Individuazione dei temi di interesse

La prima fase del processo è consistita nell’individuazione dei temi di interesse per il monitoraggio sociale e nella costruzione dei relativi indicatori. I temi selezionati sono stati: salute e benessere delle persone, coesione sociale e giustizia ambientale, sicurezza dei cittadini. Per ciascuno di questi macro temi, sono stati costruiti una serie di indicatori utili a misurare le trasformazioni sociali portate dagli interventi NBS.

La creazione dei questionari

A partire dagli indicatori, sono poi stati creati tre questionari, uno per ciascun CAL da somministrare ai residenti dei quartieri (CAL 2 e CAL 3) o negli edifici (CAL1) oggetto degli interventi CLEVER.
Ogni questionario era composto di circa 35 domande, alcune delle quali riguardavano specificamente ciascun CAL, mentre altre erano trasversali a tutti e tre i questionari, in modo da permettere una comparazione di alcuni indicatori tra i diversi CAL.
Le domande riguardavano, oltre ad alcuni dati socio demografici di base, il rapporto delle persone con le aree verdi e l’uso che ne fanno, il senso di appartenenza al quartiere o all’edificio, i benefici percepiti del verde urbano, e la coesione sociale, infine, si chiedeva alle persone se erano già a conoscenza del progetto CLEVER o di altre soluzioni verdi innovative.

Tempistiche

Per CAL 1, il questionario è stato disponibile online da novembre 2020 a maggio 2021 ed era rivolto specificamente ai residenti e ai lavoratori degli edifici coinvolti nel progetto.

Per CAL 2, una prima versione del questionario specificamente indirizzata alle persone che avevano preso parte al processo di co-design, è stata diffusa tra maggio e ottobre 2020, mentre il questionario aperto a tutta la popolazione ha ricevuto risposte da marzo ad aprile 2021. In questo caso, il target del questionario era tutta la popolazione residente nel quartiere Giambellino Lorenteggio. Il questionario è stato distribuito attraverso la newsletter del municipio e la distribuzione di volantini che invitavano alla compilazione in punti strategici e altamente frequentati del quartiere (parrocchia, farmacia, tabaccaio, mercato comunale…), sono state inoltre distribuite alcune versione cartacee del documentario in alcuni edifici del quartiere, in particolare in quelli abitati da persone anziane e meno abituate all’uso della tecnologia, infine, si è scelto di raggiungere le associazioni giovanili attraverso l’invio di email specificamente indirizzate.

Il questionario di CAL 3, infine, è stato disponibile online da giugno a settembre 2020. Anche in questo caso, pur essendo aperto a tutto il quartiere, sono stati utilizzati specifici canali di distribuzione: il questionario era disponibile sul sito del municipio, sono state inoltre coinvolte le associazioni di quartiere e gli amministratori dei condomini direttamente coinvolti dall’intervento. Alcuni poli attrattori come l’Università Bocconi sono stati individuati come ulteriore luogo di diffusione del questionario.

A causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da COVID-19, i questionari sono stati distribuiti prevalentemente online, nel caso di CAL 1 e CAL 2 sono state predisposte alcune giornate nel corso delle quali membri dello staff di progetto hanno assistito chi lo desiderava nella compilazione del questionario negli edifici e in spazi di quartiere selezionati. Queste giornate hanno dato l’opportunità di partecipare ai questionari anche alle persone più difficilmente raggiungibili attraverso il web: persone anziane con poca dimestichezza con la tecnologia, o fasce di popolazione che non seguono o non hanno accesso ai canali legati ai municipi o alle associazioni.

Chi ha risposto ai nostri questionari: dati socio demografici

I tre questionari distribuiti raccoglievano alcuni dati socio demografici, che ci offrono una fotografia sulle categorie di persone che hanno deciso di partecipare al monitoraggio sociale. È importante sottolineare che le persone che hanno risposto ai questionari non rappresentano un campione statisticamente significativo delle aree di intervento, poiché, come abbiamo già scritto, sono stati selezionati specifici canali di divulgazione dei questionari e, nel caso di CAL 1, solo i residenti e lavoratori degli edifici sono stati coinvolti.
Di seguito, riportiamo i dati che abbiamo raccolto, divisi per ciascun CAL.
Le domande relative alla situazione socio demografica che abbiamo posto riguardavano il genere, la fascia di età, la presenza di figli, la situazione lavorativa, e il grado di istruzione maggiore ottenuto.

CAL 1

Per CAL 1 abbiamo raccolto un totale di 79 risposte così distribuite tra gli abitanti e i lavoratori degli edifici coinvolti nel progetto: Via Giambellino 121: 22; Via Orsini 68: 11; Via Ponti 17: 12; Via Russoli 18: 34.
Il 57% delle persone che hanno risposto sono uomini, il 33% donne, e l’1% ha preferito non rispondere alla domanda sul proprio genere.
La maggior parte delle persone che hanno risposto al questionario hanno più di 50 anni (complessivamente il 72% del totale), mentre solo l’1% dei rispondenti ha meno di 34 anni

Sessantatré persone hanno risposto di avere figli. La maggior parte di loro ha figli maggiorenni o sopra i 13 anni, solo una persona ha risposto di avere figli tra gli 0 e i 5 anni. Sedici persone (il 20% del totale) ha risposto di non avere figli.

Per ciò che riguarda la situazione lavorativa, il 48% delle persone che hanno risposto sono lavoratori dipendenti o autonomi, il 38% sono pensionati o inattivi, mentre le rimanenti fasce lavorative si distribuiscono più equamente.

Il livello di istruzione delle persone che hanno risposto si colloca nella fascia medio alta, con il 49% di persone con un diploma di scuola superiore, il 10% di laureati e l’1% di persone con un master o un dottorato di ricerca.

CAL 2

Al questionario del CAL 2 hanno risposto in totale 167 persone residenti nel quartiere Giambellino Lorenteggio, la maggior parte di loro erano donne (74%).
Anche in questo quartiere, la maggior parte dei rispondenti si colloca nelle fasce di età più alte: il 33% delle persone che hanno risposto ha tra i 50 e il 64 anni e il 37% è maggiore di 65 anni.

Poco più della metà (51%) delle persone che hanno risposto ha figli maggiorenni, mentre il 29% dei rispondenti non ha figli.

Per quanto riguarda la situazione lavorativa, il 44% dei rispondenti è un lavoratore autonomo o un dipendente e il 38% è inattivo o pensionato, mentre possiamo osservare una certa uniformità rispetto alle altre fasce lavorative.

Come nel caso di CAL 1, la maggior parte delle persone ha un livello di istruzione medio alto con il 46% di persone in possesso di un diploma di scuola superiore e il 35% di laureati.

CAL 3

Per CAL 3 in totale hanno risposto 89 persone, di queste, il 55% sono uomini e il 45% donne.
Le fasce di età dei rispondenti sono più uniformemente distribuite rispetto agli altri due CAL: il 42% dei rispondenti si colloca nella fascia 50-64 anni, in ciascuna delle fasce 65-79 e 35-49 anni si collocano il 22% dei rispondenti, il 9% ha tra i 25 e i 34 anni e il 5% tra i 16 e i 24 anni.

Rispetto agli altri due CAL, nel quartiere Tibaldi la percentuale di persone che non hanno figli è maggiore: 46%, mentre il 38% di chi ha risposto ha figli maggiori di 18 anni. Questo dato è coerente con la diversa distribuzione per fasce di età delle persone che hanno risposto al questionario.

Anche per quanto riguarda la situazione lavorativa, la fotografia offerta dalle risposte al questionario è coerente con la fascia di età dei rispondenti: il 62% delle persone sono dipendenti o lavoratori autonomi, il 24% inattivi o pensionati, mentre le rimanenti fasce si distribuiscono in modo uniforme.

In generale, possiamo osservare che nei 3 CAL la maggior parte delle persone che hanno risposto si collocano nella fascia di età dai 50 anni in su, solo nel caso di CAL 3 la situazione è più equilibrata e le fasce di età tra i 25 e i 35 anni e tra i 35 e i 49 anni sono rappresentate in modo più ampio. I dati relativi alla presenza di figli e alla situazione lavorativa sono coerenti con quelli relativi all’età: in CAL 1 e CAL 2 le persone in pensione o inattive superano ampiamente il 30% dei rispondenti, mentre in CAL 3 si riducono al 24%. Sempre in CAL 1 e CAL 2, l’età dei figli dei rispondenti è maggiore di 18 anni per oltre la metà delle persone, in CAL 3, invece, la percentuale più significativa è quella delle persone che non hanno figli: 46%.

Nelle prossime settimane, pubblicheremo alcuni commenti emersi dai dati raccolti su temi specifici. In particolare, nel prossimo articolo approfondiremo le percezioni delle persone relative ai benefici che le aree verdi possono portare alla natura e alle persone, e l’interesse espresso da parte delle persone a prendersi cura delle NBS una volta che saranno realizzate.

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