Ilia | Apatura ilia

La ilia è davvero bella e colorata. Il maschio, in particolare, presenta un riflesso tra il blu metallico e il viola sulle ali iridescenti, che cambiano colore a seconda della luce. La femmina è invece è priva di iridescenza. A maturità il bruco è verde, con striature gialle e brune e due piccole corna sul capo, ed è possibile incontrarlo sui rami di pioppo e salice. Questa farfalla è sciafila: con questa parola si indicano le specie che preferiscono vivere all’ombra. Popola boschetti umidi, parchi e giardini, nascondendosi tra le foglie e nutrendosi di melata, una sostanza zuccherina prodotta dagli afidi che vivono sulle piante. Vola da maggio a settembre.
Pafia | Argynnis paphia

La pafia ha la pagina superiore delle ali arancione brillante striato e picchiettato di nero, con colori più pallidi tendenti al verde, al grigio e al rosa nella pagina inferiore. A maturità il bruco è scuro, con lunghe linee gialle. Gli adulti depongono le uova alla fine del mese di agosto scegliendo le piante del genere Viola. Con il sopraggiungere dell’inverno i bruchi vanno in ibernazione, in attesa dei mesi più caldi. La metamorfosi avviene solitamente in giugno. Questa farfalla preferisce vivere in boschi radi e ben illuminati, dove gli adulti si nutrono su cardi, rovi e fiori di centaurea. Il suo volo è rapido.
Didima | Melitaea didyma

La didima, di medie dimensioni, è riconoscibile per le sue ali arancione scuro, punteggiate di nero, con la pagina inferiore bianca e arancione, sempre punteggiata di nero. La femmina presenta toni più chiari e grigiastri. A maturità il suo bruco, dall’aspetto buffo e dal corpo tozzo, è arancione e color panna, ricoperto di ciuffetti di setole scure e di piccole protuberanze, i tubercoli. I bruchi di questa farfalla si nutrono di molte piante diverse tra cui, ad esempio, linaria, digitale, piantaggine, valeriana e veronica. Gli ambienti preferiti della didima sono radure erbose e prati. È possibile incontrarla tra marzo e ottobre.
Pieride del biancospino | Aporia crataegi

La ali della pieride del biancospino assomigliano a piccole vetrate. Sono infatti bianche, attraversate da evidenti nervature scure, nere nel maschio e marroni nella femmina. Quest’ultima, inoltre, durante i primissimi voli perde molte squame e le sue le ali anteriori diventano subito semi-trasparenti lasciando filtrare la luce. Il bruco di questa farfalla, a maturità è bianco, con una grossa linea nera e gialla sul dorso. La pieride del biancospino frequenta i prati fioriti fino ai 2000 metri di quota e si nutre perlopiù su piante della famiglia delle Rosaceae, tra cui il biancospino, il prugnolo, il pero selvatico, il ciliegio, il pesco e altri alberi da frutto. Gli adulti volano tra maggio e luglio
Cedronella | Gonepteryx rhamny

Questa farfalla diurna è molto particolare: le sue ali assomigliano a piccole foglie! Di un colore tra il giallo e il verde nel maschio e quasi bianche nella femmina, hanno un profilo leggermente appuntito e in alcuni casi presentano iridescenze. A maturità i bruchi sono verde brillante e vivono unicamente tra i rami delle piante del genere Rhamnus, come l’alaterno, lo spincervino e la frangola. Allo stadio adulto questa farfalla passa l’inverno nascosta nelle cavità del legno, ed è possibile incontrarla già in febbraio in spazi aperti, boschi luminosi e prati.
Pieride della senape | Leptidea sinapis

Delicata nell’aspetto e dal volo particolarmente lento, la pieride della senape ha le ali bianche con macchie grigie che sono più evidenti nei maschi. Popola i piccoli prati fioriti all’interno dei boschi e i cespuglieti non troppo assolati o aridi. Gli adulti si nutrono del nettare di molti fiori diversi, tra cui il trifoglio e varie specie di ranuncolo. Sul trifoglio, sulla veccia e sul ginestrino, vengono deposte le uova. A maturità i bruchi della pieride della senape sono verdi, con una sottile linea giallastra e si mimetizzano molto bene tra la vegetazione. È possibile avvistare questa farfalla in volo a partire da aprile.
Cavolaia maggiore | Pieris brassicae

La cavolaia maggiore, pur essendo meno comune delle più piccole Pieris napi e Pieris rapae, è comunque una delle farfalle più facili da incontrare in parchi, prati, terrazzi fioriti e giardini, ma anche in montagna fino a circa 2300 metri di quota. Le sue ali hanno la pagina superiore bianco crema bordata di nero e con alcune macchie scure, mentre la pagina inferiore è giallastra. A maturità i bruchi di questa farfalla sono verde pallido, punteggiati di nero, con due fasce giallo brillante sui fianchi e una sul dorso. Si nutrono delle foglie di varie brassicacee, sia selvatiche, come l’erba cornacchia, sia coltivate come i cavoli. Le crisalidi di questa specie sono biancastre, verdastre o giallastre con piccoli puntini neri e può capitare di trovarle anche nel giardino di casa. Gli adulti della cavolaia maggiore volano tra aprile e ottobre.
Megera | Lasiommata megera

La megera ha la pagina superiore delle ali arancione con macchie rotonde e striature a zig-zag mentre la pagina inferiore è marrone, mimetica e dai toni più spenti. A maturità il bruco è verde bluastro con sottili linee biancastre; si muove prevalentemente di notte e si nutre di varie piante della famiglia delle Graminacee, tra cui anche l’orzo selvatico. Questa farfalla fa voli brevi e rapidi, e ama restare posata a lungo sul suolo nudo per farsi scaldare dai raggi del sole. È piuttosto comune in tutta Italia. Gli adulti possono essere osservati da aprile a ottobre.
Silvano | Ochlodes sylvanus

Questa farfalla dal corpo robusto ha ali bruno-arancio, che a riposo rimangono semichiuse. Il maschio è caratterizzato da una linea scura su ciascuna ala anteriore, formata da speciali squame che diffondono feromoni afrodisiaci, mentre le ali della femmina sono simili ma prive della linea scura. I bruchi vivono su varie specie di graminacee di cui si nutrono, come l’erba mazzolina e la gramigna. Questa specie frequenta prati fioriti, zone incolte e ampie radure e si nutre del nettare di vari fiori, tra cui i cardi. Diffusa in quasi tutta Italia, vola tra maggio e settembre.
Argo bronzato | Lycaena phlaeas

L‘argo bronzato è una piccola e vivace farfalla, tipica dei prati fioriti e degli incolti. La pagina superiore delle ali è arancione cangiante e bruna, con piccole macchie nere, mentre la parte inferiore, è mimetica e meno brillante. È attiva soprattutto durante le ore più calde della giornata, i maschi tendono a difendere un proprio territorio dai maschi rivali, dal quale possono allontanare persino altri insetti di passaggio. A maturità i bruchi sono di colore verde, con o senza striature viola, e si nutrono principalmente sulle foglie di romice. Questa farfalla può essere avvistata in volo da aprile a ottobre.
Vanessa dell’ortica | Aglais urticae

Questa bella farfalla ha le ali dipinte di molti colori, che sono quasi identici nel maschio e nella femmina. La pagina inferiore delle ali è mimetica, con parti brune e bianco panna, mentre la pagina superiore è arancio brillante, bordata di nero e di piccole macchie turchesi, mentre verso il centro delle ali si trovano macchie scure e giallo-oro. Questi disegni vivaci possono disorientare o spaventare i predatori quando la farfalla posata apre all’improvviso le ali. I bruchi si nutrono di foglie di ortica e a maturità sono neri e gialli. È possibile osservare la vanessa dell’ortica in volo tra febbraio e ottobre.
Latonia o Piccola madreperla | Issoria lathonia

La latonia o piccola madreperla ha ali arancioni, picchiettate di macchie tondeggianti nere, mentre la pagina inferiore delle ali presenta grandi sezioni argentate. La femmina è leggermente più grande del maschio. A maturità i bruchi sono scuri, con piccoli puntini bianchi e tubercoli arancioni, e si nutrono di piante del genere Viola. La latonia è particolarmente adattabile ed è una grande volatrice, capace di spostarsi su lunghe distanze. Questa farfalla frequenta vari tipi di habitat, soprattutto radure, prati e aree incolte fiorite e in generale preferisce luoghi caldi e secchi. È possibile osservare gli adulti tra marzo e ottobre.
Vanessa c-bianco | Polygonia c-album

Questa farfalla prende il nome da una macchia a forma di “C” presente sulla pagina inferiore delle sue ali, che per il resto si presenta di differenti tonalità di marrone, mentre i margini hanno forma e andamento molto frastagliato che, ad ali chiuse aumenta l’effetto mimetico a tal punto da far quasi sparire l’insetto quando è posato tra i rami o tra le foglie secche. La pagina superiore delle ali della vanessa c-bianco è invece arancione con macchie gialle e brune. I suoi bruchi si sviluppano sia su piante erbacee come l’ortica, sia arboree come l’olmo campestre. Questa farfalla frequenta i margini dei boschi, e le radure, e si può incontrare quasi tutto l’anno, perché vola dalle prime giornate di sole di febbraio fino all’autunno.
Vanessa del cardo | Vanessa cardui

La vanessa del cardo ha le ali in parte arancioni e in parte nere, con piccole macchie scure e bianche. È una grande viaggiatrice: le popolazioni europee e italiane di vanessa del cardo sono composte da molti individui migranti che nel periodo invernale si sviluppano nelle zone più calde del Mediterraneo, come il Nord Africa, per poi spostarsi durante l’estate, raggiungendo anche la Gran Bretagna. I bruchi si nutrono delle foglie di diversi tipi di piante, tra queste specialmente i cardi ma anche malvacee, urticacee, boraginacee, cucurbitacee e numerose altre mentre gli adulti cercano il nettare sia sui fiori selvatici, sia su alcune specie coltivate come il girasole. È possibile incontrarla in periodi differenti dell’anno ma è più frequente tra maggio e ottobre.
Podalirio | Iphiclides podalirius

Il podalirio è una farfalla particolare ed elegante. Ha le ali giallo pallido attraversate da strisce nere, quelle posteriori sono allungate verso il basso fino a formare ciascuna una lunga coda, e presentano piccole macchie azzurre a forma di semiluna e una macchia a forma di occhio arancione nera e blu. Il bruco si nutre su varie specie di Rosacee selvatiche, tra cui prugnolo, biancospino, perastro, ma anche, potenzialmente, su specie coltivate e a maturità è di colore verde con linee gialle e, talvolta, macchie rossicce. In Italia è possibile incontrare questa farfalla un po’ ovunque, dalla pianura alla montagna. Gli adulti volano tra aprile e settembre, si spostano su grandi distanze e, anche grazie alla forma delle loro ali possono planare facilmente.
Macaone | Papilio machaon

Farfalla molto appariscente, il macaone ha ali di colore giallo chiaro con nervature e bordi scuri e macchie blu e rosse sulle ali posteriori. La sua apertura alare raggiunge gli 8 centimetri. Il macaone depone le uova sulle ombrellifere selvatiche e coltivate tra cui il finocchio, la carota, il prezzemolo e la ruta; la colorazione dei bruchi maturi presenta un motivo inconfondibile ad anelli azzurro-verdi, e neri con puntini arancioni. Questa farfalla è molto agile nel volo e capita spesso di vedere i maschi intenti ad ingaggiare scaramucce compiendo veloci acrobazie. È facile osservare il macaone in volo dall’inizio della primavera fino alla fine dell’estate, soprattutto in prati fioriti planiziali e montani.
Crocea | Colias croceus

La crocea, detta anche limoncella, ha le ali giallo-aranciobordate di nero. Questa farfalla ha un volo molto veloce e percorre grandi distanze. Residente nel sud del continente, in primavera può compiere lunghe migrazioni fino a raggiungere il Nord Europa. A maturità il suo bruco è di colore verde chiaro con due linee laterali bianche e gialle con punti neri e arancioni. Gli adulti di questa farfalla suggono il nettare da vari tipi di fiori selvatici, mentre i bruchi si nutrono delle foglie di leguminose selvatiche, come il trifoglio, l’erba medica e la veccia. È possibile vedere gli adulti in volo tra marzo e novembre.
Panfila | Coenonympha pamphilus

La panfila è una piccola farfalla con le ali dai toni marrone chiaro, grigio e arancione, quelle anteriori hanno una macchia scura simile a un occhio sulla pagina inferiore. Quando la panfila è posata tiene quasi sempre le ali chiuse. La femmina è leggermente più grande del maschio. A maturità il bruco di questa specie è di colore verde. Questa farfalla è comune in tutta Italia e può vivere anche oltre i 2000 metri di quota. Gli adulti della panfila si nutrono su molti fiori diversi, come ad esempio l’Achillea millefolium. È possibile incontrare questa farfalla durante tutta l’estate, soprattutto in zone soleggiate in prati fioriti e ai margini dei boschi.
Egeria | Pararge aegeria

Questa farfalla ha ali marrone scuro con macchie sfumate arancioni e gialle, che nella pagina superiore riproducono un disegno che può ricordare una scacchiera. Macchie nere con al centro un puntino bianco sono presenti sulle ali posteriori e presso l’apice delle ali anteriori. La colorazione poco appariscente dell’egeria le permette di mimetizzarsi bene in ambienti ombrosi frammisti a piccole aree assolate, nei boschi, nelle radure e nei sentieri lungo i margini forestali, dove è possibile incontrarla. Compie brevi distanze in volo e trascorre molto tempo tra le foglie e sulla corteccia degli alberi, poiché a partire da questi punti i maschi difendono piccoli territori. Gli adulti si nutrono di melata. Gli adulti sono visibili in tutta Italia tra marzo e ottobre.
Argo azzurro o icaro blu | Polyommatus icarus

In questa bella farfalla i colori sono sensibilmente diversi tra maschi e femmine; l’argo azzurro maschio ha infatti la pagina superiore delle ali azzurre tendenti al violetto, mentre la femmina ha le ali marrone scuro con piccole lunette arancioni lungo i margini e, talvolta, con una sfumatura azzurra nella regione delle ali più vicina al corpo. la pagina inferiore delle ali è in entrambi i sessi grigia o brunastra con macchioline nere su gran parte della superficie e arancioni verso i margini. Questa farfalla è comune e diffusa e si rinviene dove sono presenti il trifoglio, l’erba medica, il ginestrino e le altre leguminose erbacee di cui si nutrono i suoi bruchi. È possibile osservare gli adulti dell’argo azzurro tra maggio e ottobre.
Pavone di giorno o vanessa Io | Inachis io

Questa farfalla ha la pagina superiore delle ali appariscente e inconfondibile: è rossa con una macchia, simile ad un occhio su ogni ala. Queste macchie, grandi e molto colorate al punto da far meritare alla Inachis io il nome comune di “pavone di giorno” – sono utilissime per spaventare i predatori che le scambiano per veri grandi occhi. La pagina inferiore delle ali è invece bruna e mimetica. I bruchi della pavone di giorno si sviluppano principalmente sulle piante di ortica e a maturità sono neri con numerosi tubercoli. Gli adulti si nutrono del nettare di una grande varietà di fiori, tra cui il tarassaco e la maggiorana e si possono osservare dalla primavera all’autunno fino a quando ai primi freddi, entrano in ibernazione.
Vanessa atalanta o vulcano | Vanessa atalanta

La vanessa atalanta è una grande farfalla dalle ali nere, con bande rosse e macchie bianche. A maturità il suo bruco è nero con piccoli puntini bianchi e si nutre principalmente di foglie di ortica, mentre gli adulti frequentano i fiori e sono attratti anche dalla frutta matura. Questa specie è in grado di percorrere lunghe distanze e ogni anno, a primavera, migra verso l’Europa centro-settentrionale mentre in autunno gli individui nati in quelle regioni si spostano verso sud raggiungendo i luoghi di partenza della generazione precedente. È possibile vedere la vanessa atalanta anche in autunno e, talvolta, in inverno, durante le giornate di sole, gli adulti infatti vanno in ibernazione e possono riprendere a volare durante le giornate con temperature miti.
Navoncella o pieride del navone | Pieris napi

La navoncella ha ali bianche con nervature più o meno estesamente velate di nero. La femmina ha due macchie nere evidenti sulle ali anteriori. A maturità il bruco è verde. Questa farfalla è presente in tutta Italia e frequenta in particolare giardini, siepi, zone incolte e praterie. I bruchisi nutrono di piante della famiglia delle brassicacee, soprattutto di specie selvatiche come la senape selvatica o il ravanello selvatico e più raramente di brassicacee coltivate. Gli adulti volano da marzo fino all’autunno.
Rapaiola o cavolaia minore | Pieris rapae

La cavolaia minore ha la pagina superiore delle ali bianca con macchie nere mentre quella inferiore è bianca e giallastra, anche questa con macchie nere.. I bruchi sono verdie si mimetizzano con la vegetazione, in particolare tra le foglie delle brassicacee di cui si nutrono. È possibile ad esempio osservarli sulle foglie dei cavoli, della rucola e delle rape ma anche su piante selvatiche come la senape selvatica, il rapistro rugoso e la ruchetta selvatica. La cavolaia minore è molto comune e facile da osservare durante l’estate in giardini, orti e prati fioriti, anche ai margini delle strade di città.